
Il nuovo aggiornamento sembra riportare un po’ di serenità nella vita dei moltissimi fotografi e fotoamatori delusi dal rilascio CC 2015.2 / 6.2. Stavolta non ci troviamo di fronte a grandi novità, piuttosto ad un gradito ritorno al passato.
Blog di Paolo Avezzano
Il nuovo aggiornamento sembra riportare un po’ di serenità nella vita dei moltissimi fotografi e fotoamatori delusi dal rilascio CC 2015.2 / 6.2. Stavolta non ci troviamo di fronte a grandi novità, piuttosto ad un gradito ritorno al passato.
Si conclude felicemente oggi 9 ottobre il triste rilascio di Lightroom CC2015.2 / 6.2 con una patch volta alla correzione dei principali problemi di instabilità e lentezza riscontrati a cavallo dell’Adobe MAX 2015.
Nella presentazione di apertura dell’Adobe MAX 2015 del 5 ottobre scorso è stato presentato un corposo aggiornamento CC2015, con nuove versioni per diversi applicativi Adobe, tra i quali Lightroom, che giunge alla versione CC2015.2/6.2.
Ottimo!?
Niente affatto. Io non aggiornerei.
La domanda, più che lecita, mi è stata posta diverse volte negli ultimi tempi. La risposta è “a breve”. Vorrei rassicurarvi con un ragionamento più articolato.
Adobe ha appena rilasciato un aggiornamento minore basato su 2015.1 e 6.1. Introduce il supporto a nuovi corpi macchina e obiettivi, e corregge alcuni difetti di gioventù.
Benvenuto Lightroom 6, pardon CC.
Meno di 24 ore al rilascio pubblico della sesta versione del nostro programma di gestione fotografica di riferimento. Scrivo non senza un filo di emozione. È passato poco tempo tra il rilascio di Lightroom 5 nel giugno 2013 e l’inizio dello sviluppo della versione successiva. A voi far due conti.
Dopo alcuni aggiornamenti minori è stata rilasciata una versione davvero interessante per correzioni di bug e supporto a nuovi dispositivi.
Le anteprime avanzate sono uno strano animale. Una delle principali novità di Lightroom 5 e un autentico sforzo ingegneristico ormai pervasivamente diffuso all’interno di tutto il programma a più livelli.
Tuttavia resta per molti un formato che induce diffidenza, complice una non ottima comunicazione da parte di Adobe stessa.
Ricevo con regolarità domande sul loro funzionamento. Condivido con voi queste riflessioni.
Almeno abbiamo avuto una risposta definitiva. Si conclude così un periodo di stasi ridicolmente lungo. Apple ha dimostrato forza e ingegno nello sviluppo delle applicazioni creative professionali; tutte tranne Aperture, che raggiunge il pensionamento.
Raccolgo una serie di domande che mi sono state poste in questi giorni, cercando di fornire qualche opinione personale.
Lightroom mobile, nome ufficiale per l’ufficioso “Lightroom for iPad” era nell’aria da tempo. Lo stesso Tom Hogarty (product manager per Lightroom) aveva mostrato un prototipo e discusso dell’idea in due eventi pubblici: una puntata di The Grid, condotta da Scott Kelby, ed allo scorso Photoshop World.
Sono diverse le ragioni che hanno portato allo sviluppo d questo prodotto. Parto parafrasando le parole di Tom per poi aggiungere le mie.