La domanda, più che lecita, mi è stata posta diverse volte negli ultimi tempi. La risposta è “a breve”. Vorrei rassicurarvi con un ragionamento più articolato.
Lo stato attuale
Il libro sta benone. La copertina è finalizzata, i contenuti vicini alla revisione. Già oggi la massa è discretamente superiore a quella di “Lightroom 5: Guida completa di tutte le novità”.
Stravolgimenti
Motivo principale di un rilascio più tardivo è il notevolissimo fermento nell’universo Adobe in generale, e nel nostro caro Lightroom nello specifico.
Creative Cloud si impone
Ciò che un tempo sembrava trattarsi di un semplice dualismo in fatto di licenze si sta trasformando rapidamente in una coppia di approcci distinti, e distanti a livello funzionale.
Ho sempre sostenuto la superiorità del classico paradigma a licenza perpetua per l’acquisto di un prodotto digitale. Perché più semplice, più diretto, meno vincolato.
Non è più così a partire da Lightroom CC2015.1/6.1 (che nomi… lo so), dove il nuovo strumento di Rimozione foschia, reso disponibile per i soli clienti Creative Cloud, sancisce in modo evidente la superiorità di una versione sull’altra. I possessori di licenza perpetua devono attendere il prossimo rilascio principale o accontentarsi di stratagemmi non ufficialmente previsti.
Il gentile ricatto giustificato
Non ho mai rifiutato l’idea del Creative Cloud in sé. Un’estensione a fatturazione mensile che fornisce strumenti accessori quali la condivisione verso il mondo mobile (tablet e smartphone) in ottica social, con gallerie, valutazioni, gradimenti e commenti pubblici.
Lo spettacolo al quale assistiamo oggi è diverso. La licenza perpetua consente l’uso marginale di determinati strumenti liberamente utilizzabili con il solo abbonamento mensile. Strumenti potenti, frutto di innovazioni non banali, necessari o importanti nell’elaborazione quotidiana delle immagini. Strumenti alla pari di quelli già disponibili, non semplici accessori.
La strategia di Adobe è chiara, portata avanti in modo un po’ nebuloso tramite il proprio cloud, scusate il gioco di parole. Ci solletica e ci spinge verso un obiettivo: passare tutti all’iscrizione CC.
Ho già rimesso mano all’introduzione del prossimo libro, scritta in tempi non sospetti. Sono anch’io, ahimè, un quasi soddisfatto sostenitore del Creative Cloud. Avrei voluto esprimerlo in toni più entusiastici, ma non posso.
Sono convinto tuttavia della malafede con la quale alcuni utenti discutano la questione in modo cinico, se non velenoso. Un supporto economico costante e continuativo è linfa necessaria per uno sviluppo altrettanto agile del software. Il mondo delle applicazioni mobili ci ha abituato da anni a piccoli miglioramenti, poco per volta, rispetto a sporadici stravolgimenti a bassissima frequenza.
Sviluppo frenetico
Adobe più che mai è consapevole della criticità dello scenario attuale. Scomparso Aperture dopo una lenta agonia, l’azienda di San Jose si trova a far fronte ad una concorrenza più che mai agguerrita, spinta soprattutto dall’ottimo Capture One Pro 8 della Phase One.
Lo sviluppo di Lightroom prosegue a velocità incessante. La scrittura del libro segue molti mesi di test. Quando la seconda fase sottrae tempo alla prima è più impegnativo mantenere le tempistiche auspicate.
Un nuovo approccio alle mie guide
Quanto ho scritto rappresenta la punta di un iceberg del quale io stesso intravedo solo una piccola parte sommersa. Noi alpha tester siamo tenuti all’oscuro di alcuni elementi chiave della rotta seguita da Adobe. Proprio quei metri, in questi mesi, mi hanno obbligato ad un ripensamento del paradigma della Guida completa delle novità.
Il libro è nato come poco più di una trasposizione esclusivamente digitale di contenuti che avrei potuto stampare su cellulosa. Alla luce di questi cambiamenti non avrebbe molto senso continuare sulla stessa strada.
Mi è dispiaciuto aver annunciato come “prossimo” il rilascio della guida agli amici di Discorsi Fotografici in una puntata del podcast dello scorso maggio.
Molto è emerso nel periodo immediatamente successivo, poco che potessi raccontare senza ricevere una raccomandata legalmente minacciosa.
La guida uscirà nuovamente in tutte le librerie per raggiungere un pubblico (spero) ampio. Il formato si adatterà meglio ad uno scenario in evoluzione senza stravolgere l’anima di lettura singola, compatta e dritta al punto.
Lo stesso layout dei contenuti è stato completamente rivisto. Più moderno e flessibile. Negli ultimi anni si sono evoluti alcuni degli strumenti adottati per la creazione del libro. Mi sono sforzato per creare un prodotto che superasse, almeno tecnicamente, il classico formato delle letture digitali del settore. Mi auguro che possiate apprezzarlo.
Filosofia di sempre
Non cambia lo spirito della guida: i soli cambiamenti di versione in versione, con minime sovrapposizioni di contenuto se inevitabili. A giudicare da quanto già presentato al mercato editoriale (perché poi tanta fretta?), nel mio volume sono presenti interessanti spunti e dietro le quinte non presenti altrove.
Sarei onorato voleste acquistare il titolo precedente su Amazon Kindle Store o Apple iBooks Store, qualora mancasse nella vostra libreria digitale. Il prossimo riprenderà dove questo si è fermato.
Sì, ma quando uscirà?
Non è un caso che abbia tenuto questa domanda per ultima. Vi faccio una promessa: prima che i livornesi abbandonino le spiaggette e gli scogli alla ricerca di una tintarella tardiva. Abbiamo ancora sole e un discreto tepore, ma l’autunno si avvicina.
Alla prossima.