Lightroom: chiarimenti sulle Anteprime Avanzate

Le anteprime avanzate sono uno strano animale. Una delle principali novità di Lightroom 5 e un autentico sforzo ingegneristico ormai pervasivamente diffuso all’interno di tutto il programma a più livelli.

Tuttavia resta per molti un formato che induce diffidenza, complice una non ottima comunicazione da parte di Adobe stessa.

Ricevo con regolarità domande sul loro funzionamento. Condivido con voi queste riflessioni.

Molti aspetti legati alle Anteprime Avanzate sono stati già discussi al cap. 3.1 di Lightroom 5: Guida completa di tutte le novità, ma vale la pena sottolineare alcuni elementi chiave.

Qualità: sono davvero dei sostituti agli originali?

Parlando di master files (gli originali) nella maggior parte dei casi ci riferiamo al formato Raw, grezzo. Come sapete, il Raw inteso come formato unico e perfettamente definito non esiste. È standardizzata l’organizzazione dei dati all’interno del singolo file, ma la componente di campionamento del sensore, ciò che diventerà immagine all’interno di Lightroom, è variabile tanto quanto il mercato dell’automobile.

L’Anteprima Avanzata, come spiegato nel libro, può essere vagamente assimilata ad un’immagine JPG agli steroidi, semilavorata e pertanto ancora discretamente lavorabile. Mantenendo un gamma lineare e sfruttando algoritmi di tone mapping è possibile inserirvi all’interno una notevole gamma dinamica di luci e una notevole varietà di tonalità di sfumature di colore. È e resta, tuttavia, una compressione lossy: con perdita di informazione.

Dunque, risposta secca: no, non sono sostituti dell’originale fintanto che l’immagine di partenza era un Raw e proveniente da macchina fotografica mediamente recente.

La risposta deve esser tuttavia contestualizzata in base allo scenario. Un’Anteprima Avanzata potrà non essere sufficiente per una stampa fine art 30×45 cm o superiori, ma si rivela uno strumento assolutamente sufficiente per la maggior parte delle necessità quotidiane.

Esportazione su galleria Web o Social Network. Condivisione tramite email o messaggistica istantanea. Proiezioni FullHD con effetti di zoom, sia estemporanee. Creazione di fotolibri. Impostazione di stampe.
Sono tutti usi assolutamente validi per le Anteprime Avanzate, che non richiedono gli originali se non per alcuni ambiti, e giusto in fase conclusiva.

Discorso a parte riguarda i formati già compressi alla radice, magari a dimensione non elevata (lato lungo pari ≤ 2560 px). In questo l’Anteprima Avanzata vanifica la propria natura di segnaposto leggero andando di fatto a ricalcare l’originale stesso. In questo caso l’Anteprima gode della stessa qualità dell’originale.

Gamma dinamica: stesse potenzialità?

Per dare un senso visivo alla discussione vi allego una comparativa di due versioni diverse dello stesso scatto. Nella prima è stato esportato a partire dalla sola Anteprima Avanzata. Nella seconda con il file originale a disposizione.

Il tempo di scatto è stato misurato affinché si trovasse entro 1/3 di stop dalla saturazione del sensore, certo non basandosi semplicemente sull’istogramma mostrato di default dalla macchina fotografica. È stato così creato una sorta di effetto HDR basato su scatto singolo. Le luci del tramonto hanno quai saturato i canali rosso e verde dell’immagine. La parte in ambra della foto, in anteprima standard da macchina fotografica, era pressoché in silhouette.

Dati di scatto: Nikon D7100, ISO 100, 17 mm, 1/60 s, ƒ/6.3, compressione 75 + plugin JPEGmini

Anteprima Avanzata:

Originale:

Versione non processata:

Direte: ma le immagini sono piccole, e compresse. Non sarebbe comunque possibile notare la differenza!

Certo, è intenzionale. Perché 1024 pixel sono una dimensione abbastanza comune per gli usi elencati sopra. Anzi, mi sono mantenuto su livelli di compressione piuttosto bassi. Per intendersi sono le stesse impostazioni con cui esporto il portfolio per iPad, seppur a diversa risoluzione.

Avrei potuto sovrapporre le immagini con una GIF animata, magari aggiungendo una terza versione rappresentata dalla sottrazione dei livelli tramite Photoshop. Avrebbe snaturato il senso della dimostrazione: a meno che non abbiate un concreto bisogno dell’originale per Sviluppo o Stampa a massima qualità, l’Anteprima Avanzata è assolutamente paragonabile al file originale, nonostante la versione ridotta occupi circa un trentesimo dello spazio su disco con un sesto della risoluzione.

Temete piuttosto gli algoritmi di supercompressione di Facebook, Whatsapp e simili. Quelli sì che dovrebbero preoccuparvi ben più delle tecnologie Adobe.

Lightroom e Lightroom mobile: stesse Anteprime Avanzate?

Alcuni utenti si sono domandati se davvero la sincronizzazione di Lightroom mobile sfruttasse le stese Anteprime Avanzate eventualmente create in precedenza per l’uso su computer, o se si trattasse di una seconda versione, magari ulteriormente ridotta in qualità.

Sono esattamente gli stessi file. Può capitare che il computer generi ulteriori anteprime per la visione diretta su iPad e iPhone, a diversi livelli di zoom. È una cache utile per rendere più rapida la fruizione dei contenuti senza costringere i dispositivi mobili, meno potenti per natura, a riprocessare da zero l’Anteprima Avanzata in ogni fase di visualizzazione.

Aver già creato le Anteprime Avanzate in precedenza significa dunque risparmiare tempo in fase di sincronizzazione verso Lightroom mobile.

Non avverto un miglioramento sulle prestazioni in Sviluppo

Su questo punto è stata fatta un po’ di confusione, complici forum di discussione e sedicenti esperti non adeguatamente informati. Sicuramente la presenza delle Anteprime Avanzate riduce il tempo di caricamento delle foto e degli strumenti di Sviluppo, ma questo non necessariamente comporta l’aumento di prestazioni in ogni situazione.

Se già siete abituati a convertire le immagini in formato DNG, con aggiunta dei dati di caricamento rapido (il nome è abbastanza autoesplicativo), probabilmente non percepirete alcun miglioramento, perché il primo è già ottimizzato per il modulo Sviluppo, ed i secondi per il caricamento dell’immagine.

Diversamente, per coloro i quali conservano i proprio scatti nel formato Raw proprietario nativo, qualche beneficio si percepisce nelle fasi iniziali di apertura e lavorazione.

Diciamo piuttosto che resta valido e tangibile il guadagno in fluidità lavorando in modalità offline, per la quale rimando al cap. 7.7 di Lightroom 5: Guida completa di tutte le novità.

Perché non possiamo personalizzare le caratteristiche delle Anteprime Avanzate?

Questo argomento è stato dibattuto a lungo in fase di sviluppo di Lightroom 5. Inevitabilmente, rimuovendo un’impostazione dal controllo degli utenti, ne accontentiamo il 90% rischiando di far infuriare il restante 10% di esperti.

Abbiamo speso molto tempo, sia dietro la macchina fotografica che davanti al computer (e alla calcolatrice!) per trovare il giusto compromesso di qualità, risoluzione e spazio occupato. Individuati i valori più adeguati il meccanismo è stato cucito su di essi, per ottimizzare quanto possibile le prestazioni.

In linea di massima ci siamo resi conto che la maggior parte di coloro che ritenevano insufficienti le specifiche adottate probabilmente non avrebbero sfruttato affatto una versione nata come compromesso sulla qualità: il problema non esisteva alla radice.

Per questa ragione no, non è possibile modificare le impostazioni delle Anteprime Avanzate, neppure con plugin di terze parti. Se ritenete davvero di essere seriamente limitati da una delle scelte fatte sarò felice di riportare le vostre critiche al team di sviluppo di Adobe.

Devo creare Anteprime Avanzate per tutte le mie foto?

Alcuni utenti guardano con sospetto alle Anteprime Avanzate per il notevole peso aggiuntivo che possono comportare soprattutto nel caso di portatili con SSD. Queste vengono infatti posizionate a fianco del Catalogo.

Il mio consiglio, tuttavia, è quello di generarle spesso e volentieri, ma non per tutte le foto, e non conservandole per sempre. In linea di massima cercate di individuare una serie di criteri con cui caratterizzare le foto importanti. Può trattarsi di combinazioni di valutazione e data, che si sommino a formare un insieme del tipo:

  • Tutte le foto con 4 stelle o più
  • Tutte le foto con 3 stelle scattate negli ultimi XYZ mesi/anni
  • Tutte le foto scattate negli ultmi XYZ giorni o mesi

Così facendo viene ridotto notevolmente il numero di Anteprime Avanzate da generare e, soprattutto, da mantenere. Sì perché a questo punto sarebbe buona norma rimuovere periodicamente tutte le Anteprime Avanzate che non rispecchino più questi criteri.

Ogni settimana iPhone, iPad e Mac mi ricordano all’unisono (iCloud sa essere convincente) di eseguire tutta una serie di operazioni di manutenzione e pulizia, tra cui questa.

Così facendo, al momento della scrittura, solo il 28% degli scatti è affiancato da relativa Anteprima Avanzata, per un totale di circa 11 GB di spazio aggiuntivo occupato, rispetto ai circa 40 che avrei impiegato senza una strategia mirata.

Perché non si sa mai…

Quest’ultimo punto lo aggiungo io. Le Anteprime Avanzate potrebbero rivelarsi utili per funzionalità negli anni a venire. Meglio occuparsene per tempo, non si sa mai.

Alla prossima.

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