Lightroom ed il tramonto di Aperture: domande e risposte

Almeno abbiamo avuto una risposta definitiva. Si conclude così un periodo di stasi ridicolmente lungo. Apple ha dimostrato forza e ingegno nello sviluppo delle applicazioni creative professionali; tutte tranne Aperture, che raggiunge il pensionamento.

Raccolgo una serie di domande che mi sono state poste in questi giorni, cercando di fornire qualche opinione personale.

Bene, cominciamo dalla più schietta…

Lightroom è morto, sei contento, finalmente?

Neanche un po’. La concorrenza è un bene in qualsiasi ambito e umanamente sono dispiaciuto per tutti coloro i quali avessero sperato in un flusso di lavoro 100% Made in Cupertino.

Apple non sempre arriva per prima, ma il più delle volte lo fa con vero stile. Ho ammirato la transizione da Final Cut Pro 7 a X, sebbene i primi passi siano stati incerti. Speravo in un Aperture X che facesse tremare Adobe e spingerla ad innovare su alcuni ambiti nei quali ritengo quest’ultima meno attiva. Non sarà così.

Vabbè, sarà rilasciato “Foto”, andrà bene lo stesso?

Nella presentazione di apertura della scorsa conferenza degli sviluppatori Apple del giugno 2014 è stata mostrata in anteprima “Foto”, l’applicazione per Mac che allora ritenevo soltanto un complemento semplificato per la prima fruizione di immagini, direttamente collegata ai servizi di iCloud. Non sapevo e non mi auguravo che avrebbe scalzato completamente sia Aperture che iPhoto.

Ahimè, tolto il baluardo di fotografi e fotoamatori che considerano le proprie immagini una forma d’arte espressiva, la massa degli utenti vive le foto come perlopiù selfy da ritoccare al volo per simulare un invecchiamento di decenni e da condividere immediatamente con quanti più estranei possibile. Se vi pare che abbia connotato negativamente il fenomeno è totalmente voluto.

Per questo scopo perfino iPhoto è troppo complesso. In Foto sono stati mantenuti i controlli sull’immagine, riprendendo alcune innovazioni geniali di iOS, ma temo che nel complesso la potenzialità di elaborazione creativa sarà notevolmente inferiore rispetto ad Aperture.

Cercate altrove.

Qual è la migliore alternativa?

Sto sorridendo, e capirete il perché. No, seriamente, penso che Lightroom sia il candidato migliore per la transizione. In verità ho sempre pensato fosse a prescindere la soluzione più adatta allo scopo.

Odio Adobe, ci sono altre alternative? (La domanda vi sorprenderà, ma seppur parafrasata l’ho ricevuta spesso)

Certo, ci sono diverse alternative. A pagamento o Open Source, per una sola o più piattaforme. Per veri esperti o alla portata di tutti. Risposta secca? Capture One Pro.

Non ha la facilità d’uso di Lightroom ma è molto potente nella gestione delle immagini ed per sistemi fotocamera Phase One in medio formato rappresenta il connubio ideale.

La mia fotocamera viene fornita con il software XYZ e gestisce i Raw, va bene?

Non fatelo. Seriamente, ci sono soluzioni evolute quali Capture NX2 o NX-D ed altre molto meno riuscite, penso alla versione rimarchiata di Silkypix per le macchie Fujifilm, da brividi.

Tutte condividono un difetto alla base. Sono autoreferenziale nei confronti dei Raw per i quali sono nate. Anche un utente Nikon-centrico come me ha una compatta Sony e si trova a modificare spesso Raw delle fotocamere più varie. Non congelatevi sui prodotti di un solo venditore. Oggi rappresenta una limitazione troppo vincolante.

Adobe faciliterà la transizione verso Lightroom?

Sì senza ombra di dubbio, l’ha già espresso pubblicamente. Come poi andrà a tradursi nel concreto non posso o non saprei dirlo. In passato ci sono stati dei tentativi per tradurre cataloghi Aperture/iPhoto ed importarli in Lightroom, ma nulla di sufficientemente maturo.

Non sarebbe comunque possibile riportare 1:1 il look del motore di sviluppo Apple in quello di Camera Raw. Sono prodotti totalmente diversi.

Anche da un punto di vista commerciale non saprei cosa aggiungere: in passato, per l’ambito video professionale, è capitato che fossero concessi sconti importanti agli studi che avessero voluto abbracciare Premiere per fuggire da Final Cut Pro X. L’ambito della produzione video è molto più redditizio, almeno sui singoli casi; non è detto che Adobe voglia sbilanciarsi anche con fotografi e fotoamatori.

Lightroom mi sembra un buon programma, ma le politiche commerciali Adobe mi spaventano.

Molti pensano ancora che Lightroom si possa ottenere solo tramite sottoscrizione Creative Cloud. Non potete immaginare quante volte mi senta rivolgere questa osservazione. Non è così.

Tom Hogarty (Product manager per Lightroom) ha chiarito che il software sarà sempre disponibile in licenza perpetua: paghi una volta e chi si è visto, si è visto. Lo è adesso e lo sarà in futuro.

Certo non siamo ingenui. Non è Vangelo scolpito nella pietra e Adobe può cambiare idea in qualunque momento, ma si è sbilanciata al punto tale per cui trovo altamente improbabile che Lightroom 6 o 7 possano essere ottenuti solo con abbonamento. Parliamo dunque di anni a venire in cui potrete pagare una tantum e godere del prodotto alla cara e vecchia maniera.

Per quanto io stesso non ami la sottoscrizione, va concesso a quelli di San Jose, che l’offerta temporanea di 10€ al mese per le licenze di Photoshop e Lightroom è stata resa definitiva (li abbiamo portati allo sfinimento su questo punto), facendone un pacchetto estremamente competitivo per professionisti e amatori. Centoventi euro all’anno per licenza completa e aggiornamenti continui dei due prodotti principali del mondo della Fotografia sono una cifra tutt’altro che scorretta. A ben pensare un buon obiettivo professionale può costare decenni di licenza Adobe, e non chiedetemi di tornare a scattare in JPG, archiviando in cartelle del Finder!

E se naufragasse anche Lightroom?

Beh, cercherei di lanciarvi un salvagente trovando qualcosa a cui aggrapparmi. Non lo vedo assolutamente plausibile almeno nei prossimi cinque anni. Lightroom sta avendo un successo che molti nel management Adobe neppure avrebbero sperato. Apple ha razionalizzato un prodotto non più ritenuto appetibile perché cavalca e bene il lato consumer dell’immagine. Adobe dal canto suo si è focalizzata e radicata nel mondo professionale, per quanto tenti un approccio di più ampio respiro con Lightroom mobile.

No, Lightroom is here to stay. Concentratevi pure sull’aspetto creativo.

Alla prossima.

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