Samsung vs Sandisk | Confronto al top delle SD

Dopo il successo di “Verità e menzogne sulla velocità delle schede SD” approfitto di un nuovo acquisto per affrontare la questione direttamente al vertice.

Una sfida non del tutto convenzionale tra la SDHC Samsung Pro 32 GB e la SDXC Sandisk Extreme Pro 64 GB.

Le due schede a confronto
Le due schede a confronto

Ho passato in rassegna articoli pubblicati un po’ dovunque nei mesi passati per trovare la risposta ad un quesito ben poco originale: qual’è la scheda più veloce per la mia macchina fotografica?

Avvertenza

Lo avete capito. Un lungo prologo prima di saltare al sodo. Scorrere velocemente la pagina fino in fondo non è vietato, decidete voi.

Quale macchina fotografica?

Tutte e nessuna. Perdonate una piccola dose di egoismo nell’essermi interessato in special modo alla mia attuale Nikon D7100. Per escludere quanto possibile il collo di bottiglia rappresentato dall’elettronica dello specifico corpo macchina ho eseguito diversi test direttamente dal Mac con un lettore Lexar Professional USB 3.0; Lexar almeno questi li sa produrre in modo serio. Il dente avvelenato ancora duole.

32GB vs 64GB ?

Che confronto bislacco. Passino marca e modelli diversi, ma la capienza? In effetti, come già ampiamente evidenziato nel precedente articolo, chip con capienze eterogenee possono mostrare prestazioni molto diverse tra loro.

Diciamo che di Sandisk mi fido maggiormente. Diciamo che a quasi un anno di distanza dall’acquisto delle precedenti anche il mercato si evolve, facendo calare di prezzo tagli non più sovradimensionati rispetto al peso medio dei file Raw.

Ho acquistato una scheda con il 100% in più di spazio di archiviazione pagando un sovrapprezzo del 45%. Un affare.

Velocità dichiarate

Entrambi i modelli rappresentano il top di gamma in fatto di velocità. Più umile Samsung che non sbandiera i 90 MB/s sul proprio adesivo. Sandisk mette in bella mostra i suoi 95 MB/s e forse merita la spavalderia, avendo già dimostrato al pubblico prestazioni fuori dal comune.

I valori dichiarati sono così riassunti:

Lettura Scrittura
Samsung 90 MB/s 80 MB/s
Sandisk 95 MB/s 90 MB/s

Almeno sulla carta la Sandisk si pone un passo avanti.

Da notare come la Samsung mostri il logo della UHS Speed Class 1 (quella specie di cestello con un “1” al centro), mentre la Sandisk il più performante UHS Speed Class 3. Non ne capisco la ragione. La classe 3 certifica scrittura di streaming video di almeno 30 MB/s, necessari per il formato 4K. La Samsung in verità è perfettamente sufficiente. Più in basso maggiori dettagli.

SDHC e SDXC: differenze di base

Sono abbastanza diversamente-giovane da chiamarle tutte semplicemente “schede SD”, ma volendo esser precisi ci troviamo davanti a due oggetti molto diversi. Categorie imposte proprio in virtù della differente capienza.

32GB = SDHC (SD High Capacity)

64GB = SDXC (SD eXtended Capacity)

Non ci suggerisce molto, se non che gli informatici/elettronici siano pessimi nella scelta degli aggettivi. Perché definire qualcosa “alta capacità” se immancabilmente, dopo qualche anno, verrà surclassata, e così di nuovo al ciclo successivo?

Digressione a parte, ci sono differenze di specifiche (2.0 la prima, 3.0 la seconda) le rendono potenzialmente incompatibili tra diverse generazioni. Lettori esterni e macchine fotografici che possono leggere SDXC sono compatibili con le precedenti SDHC, ma non è vero il contrario.

Nikon ha introdotto il supporto alle SDXC con le D3100 e D5000 nel 2010. I modelli precedenti si fermano allo standard SDHC.

SDHC e SDXC: i file system

Come molti di voi sapranno, il file system è quell’insieme di istruzioni con le quali un computer memorizza i dati sui supporti di archiviazione. Il nostro computer è la macchina fotografica; il nostro supporto la scheda SD.

Per amore di semplicità (o pigrizia?) i produttori di fotocamere si affidano costantemente alla tecnologia più matura possibile. Matura significa certamente affidabile, talvolta non più al passo con i tempi.

Tralasciando le differenze tecniche sottostanti, exFAT (chiamato raramente FAT64, per sottolineare la genealogia) è un’evoluzione di FAT32. I produttori supportano da qualche anno il nuovo standard non per volontà di innovazione, ma per limite imposto.

Le specifiche SD 3.0 stabiliscono infatti che sopra ai 32 GB la scheda debba essere necessariamente una SDXC con filesystem exFAT. Un’imposizione saggia.

Prestazioni

Allargandosi ad un ambito più generalmente informatico le differenze tra i due file system sono notevoli. Nel nostro contesto, tuttavia, il contorno ci riguarda relativamente. Ciò che interessa davvero sono le velocità di scrittura (perlopiù copia della foto sulla scheda di memoria) e di lettura (principalmente visualizzazione della foto sul display della fotocamera e importazione delle foto sul computer).

Diversi file system sono generalmente caratterizzati da prestazioni eterogenee a parità di supporto. Questo comporta, in modo decisamente pratico, diverse velocità relative alla stessa scheda SD in base al tipo di file system adottato.

In linea di principio la soluzione più moderna supera la precedente, ed è questo il nostro caso.

ExFAT batte FAT32 di un discreto margine. Quanto questo determini vantaggi concreti in fase di scatto lo scoprirete portando ancora un po’ di pazienza.

Formattazione della scheda nella macchina fotografica

Sfortunatamente per me utente Nikon (temo che il discorso si estenda molto ampiamente), non ho modo di imporre alla macchina fotografica il file system da adottare in fase di formattazione della scheda. Manca una voce di menù del tipo:

So cosa sto facendo, obbedisci

Il comportamento di default segue dunque le specifiche nel modo più pigro possibile: la fotocamera sceglierà sempre il FAT32 a meno che non sia obbligata diversamente. Come letto poco fa, superati i 32 GB la scelta deve ricadere su exFAT.

In commercio non esistono schede da trentatré gigabyte. Il solo modo che avete per esigere il massimo delle prestazioni della scheda, formattando direttamente all’interno della fotocamera, è dotarvi di schede con capienza ≥ 64 GB.

Formattazione preventiva da computer

Funziona. Formattate una scheda da 32 GB in exFAT e datela in pasto alla fotocamera. Sulla D7100 non ho riscontrato alcuna incompatibilità. Guadagnerete in prestazioni? Forse tornando al computer, e anche lì l’incremento è modesto.

Non so quanto possa valerne la pena: la maggior parte delle Nikon permette di formattare rapidamente una scheda tenendo premuti due tasti distanti con due pressioni consecutive, senza neppure accedere al menù. Siete sicuri di voler pulire le schede di memoria al computer prima di qualunque uso? Io passo.

Test al computer

Veniamo dunque alla prima fase di test. Ho confrontato la Samsung Pro 32 GB con la Sandisk Extreme Pro 64 GB con le stesse modalità dell’articolo precedente. Fondamentale l’ausilio del lettore SDXC esterno della Lexar: il lettore integrato nel Mac offre prestazioni complessive nettamente inferiori. Apple, perché risparmiare su queste componenti?

Doppia scheda Samsung

Vorrei dirvi che tutte le schede nascano uguali, ma non è così. È perfettamente fisiologico che controller e celle di memorizzazione vengano sfornati con tolleranze che li rendano diversi tra loro. Fintanto che lo scostamento sia nell’ordine del singolo punto percentuale non c’è da allarmarsi.

Per rendere più affidabile il test ho affiancato alla singola Sandisk due schede Samsung identiche tra loro, ponderando i risultati.

Lettura

Le schede sono state formattate sia in FAT32 che exFAT, per mettere in risalto la differenza di prestazioni.

Velocità di lettura in FAT32 ed exFAT
Velocità di lettura in FAT32 ed exFAT

Non ha senso calcolare la differenza tra FAT32 ed exFAT. Non c’è differenza umanamente apprezzabile. Diverso il confronto tra le marche, dove Sandisk supera Samsung del 4%, comunque poca cosa.

Scrittura

Le velocità qui analizzate sono invece quelle di scrittura, decisamente più interessanti nel nostro caso, determinanti per una raffica meno incerta.

Velocità di scrittura in FAT32 ed exFAT
Velocità di scrittura in FAT32 ed exFAT

Lo scenario è decisamente più interessante. ExFAT si dimostra nettamente più prestante di FAT32 e la differenza tra i marchi si fa più accentuata.

Confronto produttori

FAT32: Sandisk supera Samsung del 12%.

exFAT: Sandisk supera Samsung del 14%.

Confronto file system

Samsung: exFAT supera FAT32 dell’ 11%.

exFAT: Sandisk supera Samsung del 13%.

Confronto formattazione in fotocamera

Quello che nessuno ha mai avuto il coraggio di mostrarvi. La fotocamera formatta diversamente le schede come spiegato poco sopra. Non è un gioco ad armi pari, ma è così che pulisco le schede nella quasi totalità dei casi.

Sandisk exFAT supera Samsung FAT32 del 27%. Notevole.

La Sandisk Extreme Pro è innegabilmente più prestante in scrittura. La differenza non fa gridare al miracolo, ma per notevoli quantità di dati è apprezzabile.

Scattando veramente

L’utilità dei test appena dimostrati è da considerarsi nel contesto: velocità massime senza colli di bottiglia, per quanto il lettore stesso possa limitare leggermente i valori delle velocità di picco.

Per poter affermare qualcosa di ragionevole è necessario inserire le schede SD nella macchina fotografica e ripetere la procedura, scattando con frequenza massima. Come per l’articolo precedente mi sono fatto aiutare dal microfono.

Riempito per intero il buffer più dieci fotogrammi
Riempito per intero il buffer più dieci fotogrammi

Non hanno avuto bisogno di sofisticate indagini di mercato per decidere di triplicare il buffer (memoria tampone interna) nella Nikon D7200.

Raffica post buffer

La parte destra dell’immagine di sopra ci fornisce informazioni interessanti. Quanti fotogrammi al secondo raggiunge la macchina quando il buffer è ormai pieno? Questo è il valore che tutti i fotografi cercano di mantenere alto quando per errore cominciano a scattare una raffica troppo presto, o quando il momento interessante si protrae più dell’atteso.

Fotogrammi al secondo a buffer pieno
Fotogrammi al secondo a buffer pieno

Ecco come leggo questi valori. La differenza c’è, ma è minima. Sandisk supera Samsung di poco meno del 7%. Nel tempo in cui la Samsung memorizza 10–15 scatti, la Sandisk ne avrà regalato uno in più.

Non avverto una grossa differenza apprezzabile, che pur sempre è presente.

Impossibile una stima precisa

Eseguite lo stesso test domattina ed i risultati saranno probabilmente diversi. Dubitate di chi scolpisce numeri sulla pietra. Ci sono troppe variabili in gioco, anche impostando messa a fuoco ed esposizione fisse. Le immagini che vengono registrate sulla scheda SD sono compresse, e come sapete le informazioni non vengono mai processate alla stessa velocità.

Variazioni minime della scena ripresa, o perfino nella temperatura della macchina fotografica stessa influenzeranno la cadenza di scatto. Contestualizzate questi valori più in termini di confronto alla pari, che non di valore assoluto.

Dov’è il collo di bottiglia?

Un ultimo grafico credo possa rappresentare la situazione in modo piuttosto chiaro. In termine tecnico si definisce throughput la banda effettivamente passante per un certo canale. In altre parole, stabilita la velocità massima raggiungibile dalle schede SD analizzate, quanto effettivamente ci siamo avvicinati durante lo scatto in raffica con buffer pieno?

Moltiplicando la frequenza di scatto per la dimensione effettiva dei Raw registrati sulle schede (lievemente diversi da test a test), si ottiene un bel quadro generale.

Banda effettiva rispetto alla massima misurata dal Mac
Banda effettiva rispetto alla massima misurata dal Mac

Per quanto riguarda le Samsung i risultati non solo confermano i test precedenti, ma evidenziano come la velocità massima in scrittura della macchina fotografica sia in linea, se non superiore, a quella della scheda. Velocità lievemente inferiori alla massima sono infatti assolutamente fisiologiche, e rientrano nell’errore tipico delle misurazioni.

Per la Sandisk il discorso cambia. La D7100 si è arresa ad una velocità circa 20% inferiore rispetto a quanto ottenuto nello stress test su Mac. Un divario così marcato indica chiaramente come sia la fotocamera a non poter raggiungere livelli di prestazioni superiori.

La scheda SD Sandisk, sulla carta ben più veloce (+27%), ha garantito un vantaggio complessivo effettivo di circa il 7%. Delusi?

Uno sguardo al futuro

Quel che oggi potrebbe sembrare eccessivo potrebbe non esserlo domani, e fidatevi della lunga durata delle schede di memoria di buona marca. Nuovi corpi macchina certamente saranno dotati di controller di lettura/scrittura più performanti, capaci di saturare le prestazioni massime anche di una Sandisk Extreme Pro. La risoluzione può salire verso 30–36 MP e al contempo maniere la stessa velocità di raffica, o nel caso peggiore diminuirla di poco.

Consiglio per gli acquisti

Credo che i test riportati parlino da soli. Ci troviamo di fronte a due schede estremamente performanti, se considerata la fascia di prezzo nell’ordine di grandezza della parità euro/gigabyte.

Quale scegliere? La più conveniente.

Se la differenza di prezzo è al di sotto del 20% la Sandisk Extreme Pro merita quel piccolo esborso addizionale per l’ultimo miglio di prestazioni.
Se viceversa il divario è maggiore, o se la fotocamera appena acquistata non supporta comunque alte velocità in scrittura, meglio preferire la Samsung Pro.

32 o 64 GB?

La scelta resta molto soggettiva per i motivi espressi sopra. La critica più feroce verso le schede eccessivamente capienti è quella di rischiare di perdere troppi scatti al guasto di un singolo supporto. Io rispondo che sarei folle a non eseguire il backup di tutti gli scatti della giornata anche durante un viaggio, e mantenere le foto su supporti diversi fisicamente distanti dalla fotocamera.

Alla luce di tutto questo, se l’aumento di prezzo per il raddoppio di spazio è inferiore al 60%, quasi sempre è conveniente guardare più in alto. I panorami e gli HDR di Lightroom CC2015/6 richiedono molto spazio: sarebbe un peccato rinunciarvi per un esiguo risparmio economico.

Alla prossima.

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3 comments on “Samsung vs Sandisk | Confronto al top delle SD

  1. Ottimo articolo.
    Proprio quello di cui avevo bisogno.

    PS
    Prima di leggere l’articolo avevo adocchiato questa qui invece: http://www.amazon.it/SanDisk-Extreme-Memoria-Imballaggio-Apertura/dp/B01469QE3M/ref=sr_1_3?s=pc&ie=UTF8&qid=1444059088&sr=1-3&keywords=sandisk+extreme+32gb

    Ossia SanDisk Extreme 32GB a 90MB/s.
    Possono 5MB/s incidere così tanto sul prezzo?!

    • Ciao Gabriele, la differenza in lettura effettivamente è poca, ma in scrittura è limitata a 60 MB/s, cioè de terzi della versione top. Con macchine veloci tipo, che so, una Nikon D750, potresti accorgerti del rallentamento e rischiare di compromettere lo scatto finale di una raffica più lunga delle altre.
      Se non devi comprarne una grandissima quantità andrei per la 95 MB/s.

  2. Ciao Paolo ottima analisi sulle schede.
    Ti volevo chiedere quale scheda mi consigli per una Fuji XT1 ?
    cercavo una scheda che dia affidabilità oltre alla scrittura anche in durata.
    Ciao e grazie per la tua risposta.